Educhiamo per passione
Libro fotografico, 176 pagine a colori, 17x24cm, carta patinata.
“Educhiamo per passione” è il titolo di un libro fotografico dedicato all’Istituto Salesiano S. Lorenzo di Novara. L’iniziativa editoriale nasce da un’idea del Lions Club Novara Ticino con il duplice scopo di raccogliere fondi destinati a favorire lo studio di studenti meno abbienti e di manifestare un tributo a questa importantissima istituzione che insiste sul territorio novarese.
Autore degli scatti è Massimo Mormile, che ha documentato le strutture e le attività che si svolgono quotidianamente all’interno dell’istituto. Il periodo afflitto dal Covid-19 non è stato un ostacolo nella realizzazione di questa opera bensì un’opportunità per raccontare un momento caratterizzato da forti limitazioni che tuttavia non hanno impedito lo svolgersi della funzione educativa che l’istituto Salesiano svolge da ben oltre un secolo. Il lavoro è stato coordinato da don Giorgio Degiorgi, direttore della scuola e superiore religioso della comunità salesiana.
Il volume, realizzato grazie alla collaborazione di Francesco Martelli, titolare di Italgrafica S.r.l., si compone di 178 pagine a colori stampate su carta patinata nel formato di 17x24cm. Raccoglie più di 270 immagini suddivise in oltre 30 capitoli e vuole documentare un’eccellenza che il nostro territorio mette a disposizione per la formazione di vita dei nostri ragazzi.
È disponibile, a offerta libera, a partire dal 24 maggio 2021 presso la segreteria dell’istituto.
Istituto Salesiano San Lorenzo – Novara
La nascita dell’opera salesiana di Novara è legata alla figura di don Giovanni Battista Ferrando che convinse don Rua, il rettore maggiore del tempo, a creare una comunità anche in questa città del Piemonte. Fu così che il 5 dicembre 1893 venne inaugurata la prima attività salesiana, l’oratorio maschile festivo intitolato a San Giuseppe, nel luogo dove ora sorge il Liceo delle Scienze Umane Contessa Tornielli Bellini.
Nel 1894 Mons. Pulciano, il vescovo della città, offrì a don Ferrando il terreno dove oggi sorge l’Istituto Salesiano: era stato acquistato dal parroco di Sant’Agabio, padre Fabio Ansani, ma essendo stato un investimento non sostenibile per le loro finanze, decise di devolverlo al vescovado novarese. Don Ferrando propose così alla Congregazione Salesiana la costruzione dell’Istituto ma essa venne rifiutata più volte, fino a quando il 12 aprile 1895 don Rua acconsentì. I lavori iniziarono poco dopo, grazie all’eredità di Agostina Pisani, una donna benestante, benefattrice anni prima dell’Istituto Immacolata delle Figlie di Maria Ausiliatrice, che aveva deciso di devolvere alla sua morte – avvenuta nel 1895 – il proprio patrimonio al Rettore Maggiore dei salesiani. Il santuario viene ultimato nel 1897 e lo stesso don Rua partecipò all’inaugurazione. L’oratorio, a causa delle difficoltà economiche, venne spostato nelle nuove strutture a partire dal 1901, anno in cui viene venduto il terreno dove sorgeva precedentemente.
Dai primi 51 alunni presto si raggiunse il numero di 228, divisi fra il ginnasio, il corso elementare e i laboratori per formare falegnami, sarti e calzolai. A ciò si aggiunsero le rappresentazioni teatrali e le numerose conferenze sull’attività missionaria della congregazione.
La congregazione, conseguentemente al terremoto di Messina del 1911, offrì ospitalità presso le case salesiane ai terremotati: una ventina di orfani vennero accolti al San Lorenzo. Grazie alla sua generosità e a quella di tutta la comunità, don Ferrante ricevette la medaglia di bronzo dal Ministero dell’Interno. Vennero accolti anche 31 ragazzi espulsi dal governo turco, in relazione alla guerra Italo-Turca per la Libia.
Durante la Grande Guerra una parte dei locali del San Lorenzo vennero occupati dalle Autorità Militari: ciò, grazie anche all’operato di don Bernardo Ponzetto, che aiutò la fondazione presso lo stesso Istituto della Casa del Soldato, con lo scopo di garantire ai giovani militari nelle ore di libera uscita un luogo adatto a conversazioni, cultura e divertimento. Rimasta attiva fino al 1946, presto riaprì con il nome di Casa dello Studente per accogliere i giovani che studiavano a Novara, arrivando a ospitarne fino a 250.
Dal 1929 la struttura si ampliò lungo via Don Bosco: i lavori si concludono nel 1939 e la scuola media viene legalmente riconosciuta lo stesso anno. Nel periodo post-bellico il ginnasio venne abolito e nel 1948 si inaugurò al San Lorenzo il Liceo Scientifico.
Nel 1986 il liceo venne aperto alle ragazze, qualche anno dopo fu la volta della scuola media. Nel 1989 venne inaugurata la palestra, a servizio dei giovani dell’Istituto e della città. Nel 1993, in occasione del centenario dell’Opera Salesiana di Novara, aprì il convitto, un servizio di ospitalità per giovani universitari.
Nel 2002 la scuola media e il liceo ottennero la qualifica di “Scuola Paritaria” mentre sei anni dopo venne chiuso il convitto e i locali vennero ristrutturati per la scuola media, che dal 2009 vengono usati dalla comunità di Sant’Egidio per i suoi corsi di italiano per stranieri.
Nel 2011 viene attivata per il liceo scientifico l’opzione Scienze Applicate. Nel 2013 accogliamo l’urna di don Bosco, nel suo pellegrinaggio in preparazione all’anno bicentenario dalla nascita del Santo. Con l’anno scolastico 2015-2016 la presidenza del liceo è assunta per la prima volta, da un professore non salesiano.
La proposta di far pubblicare un libro di immagini sulla vita quotidiana dell’Istituto San Lorenzo di Novara in un momento così difficile per la vita di noi tutti, confesso, mi ha fatto sorgere una domanda: quale senso ha proporre questo Service durante una pandemia che consegnerà alla storia tutta la tragicità che viviamo giornalmente?
Ci ho riflettuto: osservando con attenzione qual è stata la missione nel Mondo di San Giovanni Bosco e quali siano gli scopi dei Lions nel XXI secolo ho constatato i punti di contatto che ci uniscono e mi sono reso conto dei molti ideali che ci avvicinano.
Ho preso in esame le cinque direttive che noi Lions perseguiamo ed ho constatato quale sia l’importanza della scuola tesa ad educare i giovani a crescere in una comunità che pone tra i suoi traguardi la salute intesa come benessere fisico, mentale e sociale in un ambiente sano, attento alle esigenze del nostro prossimo.
Non trovate in tutto ciò molto dell’insegnamento che ci ha tramandato Don Bosco?
Marco Franzini
Presidente Lions Club Novara Ticino 2019-2021
Don Bosco fu un santo sognatore, lo ripeteva continuamente ai suoi ragazzi: “camminate con i piedi per terra e con il cuore abitate in Cielo”. Per il bene dei giovani e per la gloria di Dio affrontò qualsiasi impresa, superò qualsiasi ostacolo per donare futuro e speranza ai ragazzi.
Una delle sue frasi più belle, che ci ha lasciato in eredità è questa: “Educare è cosa di cuore” ed ancora, solo “chi ama educa”. Nello sfogliare le pagine di questo libro potrete accorgervi di quanta passione educativa alimenta la vita del San Lorenzo: dall’oratorio alla formazione professionale, dalla scuola media al liceo scientifico, dal convitto universitario al Santuario di Maria Ausiliatrice. È una passione che si respira nei cortili, nelle aule, nei refettori e in palestra perché educare non è un lavoro, ma una missione a 360 gradi. Formare “buoni cristiani e onesti cittadini” che sappiano coniugare la formazione culturale, l’impegno nella società, la testimonianza di fede, la capacità di dialogare con tutti, senza mai perdere la propria identità, è la sfida che ogni giorno ci interpella come educatori e che in questo momento, così particolare per tutti, sentiamo davvero urgente e fondamentale.
Ringrazio il Lions Club Novara Ticino, nella persona del Presidente, dott. Marco Franzini, che ha voluto offrirci questo dono. Mi complimento con Massimo Mormile per il paziente lavoro fotografico e redazionale che ha svolto, per le tante ore che ha voluto regalarci, per la sua precisa professionalità e simpatia.
Nel 1893 i primi salesiani arrivarono a Novara, cercarono un terreno, radunarono i primi ragazzi poveri della città, insegnarono loro un mestiere che li rendesse liberi, donarono una casa che accogliesse tutti, sempre.
Soprattutto lasciarono in eredità alla nostra città l’impegno che ancora oggi guida il San Lorenzo: dare di più a chi ha avuto di meno.
don Giorgio Degiorgi
Direttore Istituto Salesiano San Lorenzo – Novara
Con grande piacere ho contribuito a realizzare questo libro fotografico che ha il duplice scopo di evidenziare le dinamiche che la scuola è costretta a gestire in tempi di covid e di raccogliere fondi a favore di studenti meno abbienti affinché possano permettersi di studiare presso una struttura di grande prestigio.
Mi auguro che queste pagine possano rappresentare un piacevole ricordo per i ragazzi e per le loro famiglie ma anche una testimonianza di carità, amore ed altruismo costruita con l’impegno e con il sorriso.
Questo lavoro è stato per me un’occasione irripetibile per approfondire la conoscenza dell’istituto Salesiano San Lorenzo che senza dubbio rappresenta un’eccellenza novarese in tema di educazione scolastica e di vita. Attraverso l’occhio della mia fotocamera ho vissuto un’esperienza densa di valori che rimarrà fra i miei ricordi più cari.
Ringrazio il Lions Club Novara Ticino, a cui sono orgoglioso di appartenere, per aver ideato questo progetto e per essersi servito di me per concretizzarlo.
Massimo Mormile
Servizio di Sniper Web TV